Fringe benefit fino a 3.000 euro: come si applica il nuovo limite dopo il decreto Lavoro

Si pone l’attenzione su una sorta di “doppio binario” per l’applicazione dei fringe benefit dopo la conversione del decreto Lavoro con legge n. 85 del 3 luglio 2023. Il nuovo limite di esenzione fino a 3.000 euro, per beni e servizi, si applica per il 2023 e solo per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Si pone l’attenzione su una sorta di “doppio binario” per l’applicazione dei fringe benefit dopo la conversione del decreto Lavoro con legge n. 85 del 3 luglio 2023. Il nuovo limite di esenzione fino a 3.000 euro, per beni e servizi, si applica per il 2023 e solo per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Per tutti gli altri lavoratori resta confermata la soglia di esenzione prevista dall’art. 51, comma 3, del T.U.I.R., pari a 258,23 euro.

In continuità con il 2022, anche quest’anno sono ricomprese nella soglia di esenzione le eventuali somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico, dell’energia elettrica e del gas naturale.

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